L'ostarina, in quanto modulatore selettivo del recettore degli androgeni (SARM), si lega ai recettori degli androgeni principalmente nel tessuto muscolare e osseo. Questo promuove i guadagni di massa magra e, potenzialmente, il rafforzamento osseo. Tuttavia, una stimolazione esogena dei recettori degli androgeni può innescare un feedback negativo nell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (HPG), con una conseguente riduzione della produzione dell'ormone luteinizzante (LH) e dell'ormone follicolo-stimolante (FSH). Di conseguenza, la sintesi endogena del testosterone può essere soppressa su diversi livelli in base a fattori quali dosaggio, durata del ciclo e fisiologia individuale.

Il meccanismo d'azione dell'ostarina è incentrato sull'attivazione selettiva dei recettori degli androgeni nel muscolo scheletrico e nel tessuto osseo. Questa selettività mira a suscitare effetti anabolici (costruzione muscolare) e potenzialmente anti-riassorbitivi (conservazione ossea) senza causare mutamenti androgenici nei tessuti non target. In studi preliminari e condotti su animali, l'ostarina si è dimostrata promettente per il mantenimento e l'aumento della massa magra in scenari di deperimento muscolare o sarcopenia legata all'età.

Rispetto a molti steroidi anabolizzanti androgeni orali (AAS), l'ostarina e altri SARM hanno una struttura distinta e in genere non presentano la 17-alfa-alchilazione associata allo stress epatico. In teoria, ciò suggerisce un rischio epatotossico inferiore. Tuttavia, casi clinici limitati e studi su piccola scala indicano che in alcuni individui possono verificarsi lievi aumenti degli enzimi epatici (AST, ALT). L'entità dell'impatto epatico può dipendere da fattori quali salute generale, uso concomitante di altre sostanze e predisposizioni genetiche.

No. L'ostarina è classificata come modulatore selettivo del recettore degli androgeni, non come steroide anabolizzante. Sebbene sia i SARM che gli steroidi si leghino ai recettori degli androgeni per promuovere la crescita muscolare, questi differiscono nella struttura chimica e nel modo in cui esercitano i loro effetti su tutto il corpo. L'ostarina è progettata per mirare al tessuto muscolare e osseo in modo più selettivo, con l'obiettivo di ridurre gli effetti androgeni su organi come la prostata.

Sebbene l'ostarina mostri un'attività androgena inferiore rispetto a molti steroidi anabolizzanti tradizionali, alcuni utenti segnalano effetti collaterali legati alla pelle, tra cui acne lieve o pelle grassa. Questi effetti derivano probabilmente dalle fluttuazioni ormonali e dalla sensibilità individuale, piuttosto che direttamente dall'azione androgenica. La prevalenza e la gravità di questo sintomo variano notevolmente. I dati clinici raccolti in merito sono a oggi scarsi. Una cura e un monitoraggio adeguati della pelle sono indicati durante l'uso dell'ostarina.

L'ostarina può aiutare a migliorare la composizione corporea complessiva supportando il mantenimento e la crescita muscolare, nonché favorendo indirettamente la perdita di grasso. Poiché il tessuto muscolare è metabolicamente attivo, mantenere o aggiungere massa magra può aumentare il tasso metabolico basale. Alcuni rapporti preliminari indicano che gli individui che usano l'ostarina in deficit calorico possono sperimentare una maggiore riduzione del grasso. Tuttavia, questa sostanza non è di per sé un bruciagrassi, perciò, per raggiungere risultati ottimali, sono richiesti in genere una dieta equilibrata e un regime di esercizio fisico costante.

L'ostarina può sopprimere la produzione endogena di testosterone poiché è parzialmente agonista dei recettori degli androgeni e il feedback risultante sull'asse HPG è dunque negativo. Di conseguenza, una terapia post-ciclo (PCT) può aiutare a ripristinare i livelli ormonali naturali, in particolare dopo dosaggi elevati o cicli di durata più lunga. Esigenze specifiche, durata e tipologie di PCT variano a seconda dei fattori individuali (ad esempio, profilo ormonale di base, età, salute generale).

È ampiamente dimostrato che l'ostarina ha un'emivita di circa 24 ore; perciò, ogni dosaggio impiega più o meno un giorno prima di essere dimezzato nel corpo. Lo smaltimento completo avviene in genere entro diversi giorni, ma le finestre di rilevamento esatte dipendono da variabili come metabolismo, dosaggio e frequenza d'uso. Le organizzazioni atletiche d'élite e antidoping possono eseguire test specifici in grado di individuare l'ostarina e i suoi metaboliti, perciò è bene essere consapevoli del possibile rilevamento di questa sostanza all'interno di intervalli di tempo che superano di gran lunga le 24 ore.